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Tre donne, tre donne importanti della Associazione culturale Wambli Gleska.
Proprio così, importanti perché la loro testimonianza di vita spirituale con i Lakhota, vissuta negli anni di loro presenza nella Riserva di Rosebud, nel Sud Dakota, vi farà scoprire e conoscere sensazioni, emozioni e farà “vibrare” la vostra anima. Si dice che un viaggio finisce solo quando non si hanno più sogni da inseguire; ebbene Luigina, Anna Maria e Giovanna, hanno sempre sognato, ognuna di loro, nel loro modo e secondo il loro personale “sentire”. Pur condividendo lo stesso percorso, momento e tradizione spirituale, ognuna di loro condividerà col lettore, esperienze diverse, dense di significato spirituale e non solo….

La loro visione femminile della sacralità, della ritualità del mondo Lakhota, è preziosa esperienza che fornirà una diversa chiave di lettura di questo antico ed affascinante “Mondo”, troppo spesso raccontato ed interpretato dagli Uomini. La donna ha sempre rivestito un carattere importantissimo nelle Culture Native Americane e nella tradizione Lakhota in particolare. Non potremo mai comprendere appieno la Spiritualità e la tradizione rituale di questo antico Popolo, senza l’apporto del “femminile sacro”.

Luigina, Anna Maria e Giovanna, non solo la raccontano; l’hanno vissuta. Essa è oggi parte di loro stesse, inscindibile connotato della loro vita che, sebbene in una società occidentale e moderna, hanno trasportato nel loro quotidiano, come è l’antico insegnamento dei nostri antenati Lakhota.

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Spiritualità, saggezza e miti dei Lakota

Spiritualità, saggezza e miti dei Lakota

La saggezza dei popoli nativi dell’Isola della Tartaruga (così i Lakota chiamano gli Stati Uniti d’America) si basa da sempre sulle sacre visioni e sulle antiche leggende tramandate dagli Anziani ai giovani per via orale. Dalle loro parole, piene di forza e allo stesso tempo di tragica premonizione del futuro, scaturiscono un invincibile senso identitario e la ragione profonda della lotta per la salvezza di un mondo spirituale e materiale che il conquistatore occidentale calpesta da secoli, con l’uso indiscriminato della forza bellica e della religione cristiana, senza però riuscire ad annientarlo.

Alessandro Martire, uno dei massimi conoscitori europei di quella cultura, offre al lettore – oltre a uno spaccato storico – un quadro affascinante degli insegnamenti, dei riti, delle profezie e delle preghiere della nazione Lakota, tutti ispirati alla credenza fondamentale secondo la quale il creato, ogni essere vivente e tutti gli oggetti possiedono uno spirito interiore, ogni realtà naturale è sacra e «tutto è correlato, tutti siamo fratelli, tutti siamo parenti».

Forte di un’esperienza compiuta in prima persona e durata ben 28 anni, Martire ritiene che la spiritualità e il senso di comunità dei Nativi Americani costituiscano un modello praticabile anche nella nostra società.


Spiritualità, saggezza e miti dei Lakota

Cristoforo Colombo ed il colonialismo della croce.
Orrori, errori e furori del colonialismo nel Nuovo Mondo.

In questo nuovo lavoro, presentato da Alessandro Martire Ota Au, si svolge un excursus storico, antropologico e spirituale, della presunta scoperta dell’America, rappresentando il più atroce genocidio-ecocidio ed etnocidio della storia dell’uomo e portando all’attenzione del lettore, una nuova ed affascinante teoria, confutata da diverse prove storiche, circa l’arrivo nell’America del nord dei “Cavalieri Templari” guidati dal Principe Henry Sincalir ben 98 anni prima del famoso navigatore genovese.

Viene inoltre affrontato l’importante aspetto della femminilità sacra nelle Culture Amerindie del Nord e la spiritualità dei Lakota Sioux, nella loro lotta, da oltre 500 anni, per mantenere viva la loro cultura, e tradizione. Un importante viaggio nel tempo e nei luoghi di questa ancestrale ed affascinante Cultura e spiritualità, con messaggi moderni per un “risveglio delle anime”, ed un messaggio della saggezza dei Lakota per tornare a vivere in equilibrio con ogni forma della Creazione, nella preghiera più importante e semplice. “Mitakuye Oyasin”, che significa: siamo tutti fratelli.

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Il risveglio dell’anima. La riconnessione spirituale secondo i Lakota

Il risveglio dell’anima. La riconnessione spirituale secondo i Lakota


L’interesse verso la spiritualità dei popoli nativi americani cresce ogni giorno di più. Uomini e donne sentono la necessità di risposte nuove ai bisogni dell’anima. Risposte diverse da quelle offerte dalle religioni tradizionali monoteistiche, rispetto alle quali, ad esempio, il cammino spirituale Lakota della Canku Luta – che onora le leggi originarie della creazione e della natura – appare come un insegnamento in grado di garantire un equilibrio fisico e spirituale complessivo e profondo. Questa «via rossa» è stata insegnata ad Alessandro Martire dagli anziani della tribù Lakota di cui è membro onorario da trent’anni e rappresenta il modo in cui le nazioni originarie del continente della Tartaruga (gli Stati Uniti) vivono da migliaia di anni, prendendo esempio dalle forme di vita create prima dell’uomo, che da esse dipendeva. Da quando gli europei e la loro cultura patriarcale e materialista si sono imposti nel Nuovo Mondo – con la violenza di «predatori a noi sconosciuti» guidati da una logica di mero profitto egoistico –, questo patrimonio ideale è a rischio e richiede di essere preservato e trasmesso alle nuove generazioni.
Martire effettua una ricognizione a 360 gradi della cultura Lakota, smonta le falsità storiche costruite ai danni dei nativi e attribuisce all’uomo bianco la maggiore responsabilità del disastro ecologico a cui stiamo assistendo, con le conseguenze che sono sotto gli occhi di tutti: il depauperamento delle risorse naturali e il riscaldamento globale. A tutto questo, Martire oppone la lezione di dignità e rispetto universale offerta dalle società native, con la loro organizzazione democratica e matriarcale ispirata a una profonda consapevolezza umana – verso tutti, donne, uomini, anziani, bambini, e verso ogni forma di vita visibile e invisibile, incluso il mondo degli spiriti e della vibrazione universale che è in noi e tutto intorno a noi.

Wambli Gleska a fumetti

Wambli Gleska: la nostra storia a fumetti

La storia dell’associazione Wambli Gleska, raccontata da Alessandro Martire, messa in scena da Giovanna Di Filippo con l’aiuto tecnico di Bruno Miscia e disegnata da Romolo Buldrini.


I leggendari guerrieri delle praterie

I leggendari guerrieri delle praterie

La storia, le tradizioni e i valori dei nativi americani – la venerazione della Natura, il rispetto per i propri simili, il forte senso di appartenenza alla famiglia, alla comunità, alla nazione, la profonda ritualità che caratterizza le loro cerimonie – suscitano oggi un interesse crescente perché suggeriscono un modo di affrontare l’esistenza diverso da quello contemporaneo, più ricco e in armonia con i cicli della Natura. Ma qual è la loro vera filosofia di vita? Come è potuta sopravvivere al loro eccidiogenocidio- etnocidio da parte dei conquistatori europei? Quali messaggi può ancora trasmettere a chi sia alla ricerca di una spiritualità meno corrotta e mondana di quella proposta dalle religioni tradizionali? I libri sull’argomento di certo non mancano, ma sono spesso incompleti e superficiali. Wakan Tanka. Il grande sacro di Alessandro Martire, senza dubbio uno dei massimi conoscitori europei della realtà dei nativi americani, offre finalmente al lettore una risposta esauriente a queste domande mediante una lettura anticonvenzionale della storia della «scoperta dell’America».
Grazie a un’esperienza compiuta in prima persona presso i Lakota Sioux e durata ben 28 anni, dopo aver analizzato criticamente l’assurda condotta dei bianchi che hanno usato il pretesto religioso di una fede superiore per imporre ai nativi la nostra cultura e la nostra religione, l’autore raccoglie in questo libro un’importante documentazione – tra storia e folclore, religione e antropologia – sulla vita spirituale degli indiani, che considera un modello praticabile anche nella nostra società.


Mitakuye-Oyasin Il viaggio dell'anima nella cultura dei nativi americani

Mitakuye-Oyasin

Il viaggio dell’anima nella cultura dei nativi americani

In questo “viaggio dell’anima” dei Sioux Lakota, Alessandro Martire propone un percorso fatto di immagini, disegni e sensazioni per tutti coloro che desiderano “percepire” la profondità spirituale della Nazione Lakota, tramandata, con grande sacrificio, dagli Anziani e da coloro che continuano a proteggere il più grande “tesoro” dei Popoli del Continente della Tartaruga. Riflettere sugli insegnamenti della Tradizione dei nativi americani, per come sono sopravvissuti nei secoli alla violenza degli europei, permette di immergersi in un oceano di saggezza senza tempo ed entrare con rispetto e consapevolezza in una realtà nella quale le sacre cerimonie hanno ancora un ruolo fondamentale. Questo libro è il primo passo di un cammino spirituale che richiede innanzitutto di allontanarsi dagli assoluti e dalle certezze della nostra cultura dominante, attraversando idealmente le immense praterie del Dakota e ascoltando il vento che ne accarezza l’erba e fa muovere le nuvole in cielo: l’obiettivo è cercare di comprendere finalmente cosa sia il bene e cosa sia il male. e come possa aiutarci la Natura a ritrovare quell’atteggiamento di rispetto per le altre culture che è tipico della spiritualità nativa e Lakota, perchè Mitakuye-oyasin, “siamo tutti fratelli”.


Nuovo Mondo

Nuovo Mondo

Nuovo Mondo, (www.lariseditrice.com), è il nuovo titolo del libro di Alessandro Martire – membro Onorario della Nazione lakota Sicangu di Rosebud e loro rappresentante in Italia, il quale provvede a dare al lettore, una rilettura della vera storia della presunta“ Scoperta dell’America”, prima da parte del navigatore genovese Cristoforo Colombo, poi da parte del navigatore Amerigo Vespucci, anch’egli presunto scopritore dell’America settentrionale. E’ necessario oggi, nel v° centenario della commemorazione dell’impresa di Vespucci, poter fornire una nuova chiave di lettura della storia vista da chi ha subito un “ genocidio- un ecocidio ed un etnocidio” che non ha eguali nella storia dell’umanità: quello di oltre 500 Nazioni Aborigene del continente della “ tartaruga”, come noi siamo soliti chiamare l’America.
Per oltre 500 anni gli invasori- colonizzatori bianchi venuti da vari Stati Europei, si sono succeduti nell’invasione delle nostre terre ancestrali delle quali ci ritenevamo i legittimi “custodi”; alterando e corrompendo in maniera carsica, perversa e continua la storia, la cultura, la spiritualità e la vita di circa 70-80milioni di persone, dall’Alaska alla terra del Fuoco, con l’arroganza della loro cultura e con la cultura della loro arroganza e presunzione di superiorità in termini di civiltà, di religione, e di volontà di dominare l’intero continente Americano distruggendo e sottomettendo nazioni indipendenti e sovrane.L’antenato di Alessandro Martire , fu Pietro Martire d’Anghiera, il quale fu alla corte di Ferdinando ed Isabella di Castiglia, fu colui che narrò delle gesta marinare e di esplorazione di Cristoforo Colombo, spesso esaltandone i meriti, ma anche per primo a denunciare nella sua opera il “ De Orbe Novo” le terribili atrocità peprpretate da Pinzon e dagli altri capitani al seguito del navigatore genovese, anticipando la terribile accusa poi formulata da Bartolomeo de Las Casas. Alessandro Martire , suo discendente diretto, nella sua qualità di Membro Onorario dei lakota Sioux di Rosebud e quale portavoce dei Sioux e dei capi Tradizionalisti, nel rispetto di quanto gli fu richiesto nel 1994 dal leggendario leader e suo padre adottivo : . “ Até Shunka Cangi” capo Leonard Crow Dog Sr, con questo nuovo libro intende analizzare la politica e le leggi federali Americane. Usando la storia, il concetto di “ destino manifesto” di “ teoria della scoperta” e la dottrina e teoria cognitiva, dimostra in termini antropologici e giuridici come i Membri del Governo Americano e delle Corti di Giustizia abbiano utilizzato concetti religiosi Cristiani, spesso inconsciamente e talvolta in maniera conscia, per trovare una giustificazione plausibile all’aver sottratto ingiustamente le terre dei nativi Americani, compiendo atroci genocidi e massacri e per annientare la loro identità come nazioni sovrane, e come persone . Alessandro, dimostra come la famosa sentenza giuridica denominata “ Johnson v. M’Intosh” trova il suo fondamento nel vecchio testamento, nel concetto di popolo eletto e di terra promessa, e di come oggi, continua il legame cognitivo ed interpretativo basato su concetti religiosi Cristiani , che vedevano nelle Nazioni Aborigene Americane semplici soggetti pagani ed atei che dovevano essere sottomessi, e dove ciò non fosse stato possibile con la culturizzazione e cristianizzazione forzata, procedere con la loro eliminazione fisica, al fine di conquistare a fil di spada i loro territori ancestrali. Queste assurde teorie e finzioni giuridiche, per oltre 500 anni hanno dominato il concetto Americano di conquista, di presunta democrazia e libertà, spesso volendo esportare anche all’estero e verso altre Nazioni , la loro “ presunta” libertà! Ma fu davvero democrazia, e libertà? Dobbiamo, anzi abbiamo l’obbligo oggi, di prendere coscienza di ciò, ed interrogarci su tali aspetti a chè non abbiano a ripetersi nella storia dell’uomo.


Wakan Tanka

Wakan Tanka

Il grande sacro

La storia, le tradizioni e i valori dei nativi americani – la venerazione della Natura, il rispetto per i propri simili, il forte senso di appartenenza alla famiglia, alla comunità, alla nazione, la profonda ritualità che caratterizza le loro cerimonie – suscitano oggi un interesse crescente perché suggeriscono un modo di affrontare l’esistenza diverso da quello contemporaneo, più ricco e in armonia con i cicli della Natura. Ma qual è la loro vera filosofia di vita? Come è potuta sopravvivere al loro eccidiogenocidio- etnocidio da parte dei conquistatori europei? Quali messaggi può ancora trasmettere a chi sia alla ricerca di una spiritualità meno corrotta e mondana di quella proposta dalle religioni tradizionali? I libri sull’argomento di certo non mancano, ma sono spesso incompleti e superficiali. Wakan Tanka. Il grande sacro di Alessandro Martire, senza dubbio uno dei massimi conoscitori europei della realtà dei nativi americani, offre finalmente al lettore una risposta esauriente a queste domande mediante una lettura anticonvenzionale della storia della «scoperta dell’America».
Grazie a un’esperienza compiuta in prima persona presso i Lakota Sioux e durata ben 28 anni, dopo aver analizzato criticamente l’assurda condotta dei bianchi che hanno usato il pretesto religioso di una fede superiore per imporre ai nativi la nostra cultura e la nostra religione, l’autore raccoglie in questo libro un’importante documentazione – tra storia e folclore, religione e antropologia – sulla vita spirituale degli indiani, che considera un modello praticabile anche nella nostra società.